lunedì 17 marzo 2008

Lis presincis langobardis in Italie

Al Prin e ai 2 di Març a Udin e Cividât si è tignude une cunvigne nazionâl dal titul: "Lis presincis langobardis intes Regjons di Italie”.
Chest incuintri al fâs part dal “Progjet Langobarts” inviât de Federazion Taliane da lis Associazions Archeologjichis par metî in evidence lis realtâts plui piçulis intal periodi in cuistion, midiant da lis testimoneancis architetonichis, documentariis, iconografichis, religjosis, toponomastichis, e v. i. leadis a la storie dai singui lûcs e rivadis fint a vuè.
In fin a son stadis definidis lis prossimis tapis dal progjet, che a vignaran discutudis intun secont incuintri tal Novembar dal 2009 a Paestum (Sa), cun chescj temis:
- i cunfins e i sistemis difensîfs dai ducâts langobarts sul teritori nazionâl
- lis feminis dai Langobarts
- la toponomastiche riferintsi al periodi langobart.
La iniziative di Udin e Cividât e varà un seguit in ocasion de seste “Cunvigne di Toponomastiche locâl” a Branc di Tavagnà ai 17 di Mai dal 2008.

1 commento:

Venusia ha detto...

Messaggero Veneto 14/03/08

Il dossier scientifico passa adesso ai funzionari dell’Icomos per l’esame dei contenuti
Longobardi, l’Unesco ha accolto la candidatura



CIVIDALE. Con comunicazione ufficiale inoltrata al Ministero per i beni e le attività culturali, l'Unesco ha reso noto che la candidatura "Italia Langobardorum: centri di potere e di culto", capeggiata da Cividale, è stata accolta: un risultato atteso ma, in realtà, non scontato, ha evidenziato il sindaco Attilio Vuga. Infatti, sono parecchie le candidature fra quelle presentate annualmente all'Unesco che non superano lo scoglio della prima cernita. «Una volta depositate, infatti - spiega il sindaco -, le singole documentazioni vengono valutate dal punto di vista formale. Va inoltre ricordato che esiste un tetto massimo di proposte da accogliere di anno in anno: quelle in esubero, di conseguenza, vengono scartate; diverse delle candidature avanzate dai vari Paesi per il 2008, in effetti, non hanno superato questa selezione iniziale». Per quanto confidassero in un esito favorevole, insomma, fino all'ultimo Cividale e gli altri centri della rete dei Longobardi sono rimasti con il fiato sospeso. Mercoledì, poi (a circa un mese e mezzo di distanza dalla consegna dei plichi a Parigi, avvenuta alla fine di gennaio), la lettera dell'Unesco ha finalmente permesso di fugare ogni timore. Il dossier scientifico ed il piano di gestione di "Italia Langobardorum" sono stati ora trasmessi ai funzionari dell'Icomos, il "braccio operativo" dell'Unesco, per l'esame dei contenuti. L'istruttoria, adesso, entra pertanto nel vivo. I tempi non saranno brevi: dopo aver vagliato scrupolosamente le 300 pagine del dossier scientifico e i tomi del piano di gestione dei siti - ulteriori 750 pagine, suddivise in due volumi -, gli ispettori dovranno procedere alle indagini sul campo, facendo visita (indicativamente nel periodo compreso fra il mese di giugno e quello di ottobre) a tutti i centri ed i monumenti candidati; per il verdetto, poi, bisognerà attendere fino al giugno del 2009. Nel frattempo, il piano di candidatura seriale si è aggiudicato l'appoggio di un prestigioso istituto, l'Accademia Norvegese di Scienze e Lettere: nei giorni scorsi, infatti, Vuga ha ricevuto (in qualità di sindaco della città capofila della rete) una lettera in cui l'ente esprime, per voce del proprio segretario generale, Reidun Sirevag, e del capo esecutivo, Oyvind Sorensen, piena condivisione e totale appoggio al progetto presentato a Parigi dal Governo italiano. «Ho già contattato i sindaci degli altri centri della rete e la funzionaria ministeriale responsabile per l'Unesco - annuncia il primo cittadino - per organizzare un nuovo incontro fra tutte le istituzioni coinvolte: scopo della riunione, che si svolgerà a Spoleto entro la metà di aprile, sarà quello di definire le iniziative da attuare nei prossimi mesi, in prospettiva della visita degli ispettori dell'Icomos». Lucia Aviani