sabato 22 novembre 2008

Il leon di Lion!

Al è tornât in Patrie il leon cjatât intun museu di Lion, che par un passaç di mans al jere finît fint la jù ma che al ven dal cjistiel di Spilimberc! O ringrazii Daniele par cheste segnalazion dal Gazetin.

1 commento:

Venusia ha detto...

Sul Gazzettino di 21/11/08
Spilimbergo

Eccezionale ritrovamento d'arte. Un leone in ...
Spilimbergo

Eccezionale ritrovamento d'arte. Un leone in pietra della fine del Quattrocento, proveniente dal castello di Spilimbergo, è stato rinvenuto in Francia. Era esposto in un museo di Lione, dove è stato riconosciuto grazie all'iscrizione che riporta sotto le zampe. Non si tratta però di un furto d'arte: l'opera è arrivata nella città d'oltralpe in seguito a una serie di passaggi di proprietà, incominciati nella seconda metà dell'Ottocento.

Si tratta di una scultura attribuita al Pilacorte (uno degli artisti più famosi del rinascimento friulano, anche se in realtà era originario di Carona, vicino a Lugano), che raffigura un leone di San Marco, con le zampe posteriori immerse nell'acqua e quelle anteriori sulla terraferma. Ha una particolarità che lo rende unico: invece di tenere il vangelo o la spada, come nella tradizione veneziana, tiene uno stemma nobiliare dove figura anche l'arma dei signori di Spilimbergo. L'opera fu realizzata nel 1490 su incarico del nobile Aloisio (così recita la scritta incisa alla base dell'opera) e si trovava sulla facciata del palazzo dipinto, all'altezza del secondo piano, in una nicchia che è visibile ancora oggi, perché è una delle poche parti non affrescate. Tra l'altro si riconosce ancora in una rara foto del secondo Ottocento ritrovata presso un collezionista privato dal restauratore spilimberghese Stefano Tracanelli. In quella posizione il leone è rimasto per quasi quattro secoli. Poi, poco prima del 1885, passò di mano al barone veneziano Giorgio Fianchetti e successivamente se ne persero le tracce. Ora, dopo oltre un secolo, il leone è stato finalmente ritrovato. Non si trova a Venezia, non si trova neppure in Italia, ma fa bella mostra di sé nel Musée des Beaux-Arts della città francese di Lione. Il pezzo misura circa un metro e mezzo di lunghezza per 1,30 di altezza. Attraverso la mediazione del professore Maurizio Gattoni d'Arcano, che ha condotto molti studi e lavori di restauro sul palazzo dipinto, l'amministrazione comunale si è messa in contatto con il museo, per trovare una soluzione che accontenti entrambi. La città di Lione ha già detto di no a una cessione, anche perché la sua proprietà è assolutamente legittima; ma Spilimbergo vorrebbe riproporre la facciata del castello nel suo aspetto precedente. L'ipotesi che di delinea è quella che venga realizzato un calco, sfruttando le moderne tecniche di lettura dell'opera con il laser e utilizzando non il gesso ma materiali più nobili. Abbiamo già incominciato ad accantonare dei fondi a questo scopo spiega l'assessore alla Cultura Luchino Laurora.

Claudio Romanzin